Punture di insetto
Cerchiamo di capire cosa succede quando veniamo punti e come comportarci correttamente.
Nel nostro paese le punture a cui si può andare incontro, oltre a quelle fastidiose ma innocue delle zanzare, possono essere quelle provocate da api, vespe e calabroni.
Le vespe, a differenza delle api, sono più aggressive e possono aggredire anche senza essere minacciate. Esse infatti hanno un pungiglione liscio che permette loro di pungere più volte senza perderlo, mentre il pungiglione delle api è seghettato e pungendo si incastra sotto la pelle causando la morte dell’insetto.
Per questo motivo la prima cosa da fare quando si viene punti è notare la presenza o meno del pungiglione ed in tal caso rimuoverlo.
Il pungiglione di ape, infatti, è dotato di un serbatoio che continua a inoculare veleno per 60 secondi.
Una reazione locale come un eritema o un indurimento accompagnato da prurito è un fenomeno normale quando si viene punti da un insetto. Molte volte se l’insetto punge un dito può anche gonfiarsi tutta la mano o il piede.
Cosa fare quindi in caso di puntura?
- Cercare di capire da che insetto si è stati punti (nel caso sia un ape, rimuovere il pungiglione tramite raschiamento).
- Lavare e disinfettare la zona per prevenire infezioni
- Utilizzare creme a base di principi attivi antistaminici.
- Non utilizzare creme su base antibiotica che risultano inutile se non dannose.
- Se, in seguito, si verifica malessere o febbre si può assumere paracetamolo
Attenzione: I soggetti particolarmente allergici, potrebbero riscontrare una diffusione del prurito e dell’edema; in quel caso consigliamo di recarsi dal medico per una terapia mirata.
Per qualunque chiarimento restiamo sempre a vostra disposizione.